La Giordania è annoverata dall’OCSE tra i paesi a reddito medio-basso. La sua popolazione supera i 6,2 milioni di abitanti ed il reddito medio pro-capite, secondo le previsioni, a fine 2010 dovrebbe superare i 4.000 dollari. Il Paese è povero di materie prime, se si escludono potassio e fosfati, anche se recentemente sono stati rinvenuti significativi giacimenti di uranio, le cui stime ammonterebbero a circa il 3% delle riserve mondiali; il territorio giordano è generalmente privo di combustibili fossili (salvo importanti depositi di argille bituminose, di cui non è ancora iniziato lo sfruttamento) e soffre particolarmente per la scarsità di risorse idriche (è il quarto Paese più povero di acqua al mondo). Il tessuto industriale è ancora poco sviluppato. Le aree coltivabili sono abbastanza limitate.
La Giordania ha una popolazione di circa 5,9 milioni di abitanti, di cui il 95% è composto da arabi, divisi principalmente in arabi giordani (55% circa della popolazione) e arabi palestinesi (circa il 40%), che arrivarono in Giordania dopo le guerre arabo-israeliane del 1948 e del 1967.
Il restante 5% della popolazione è composto principalmente da circassi, armeni, ceceni, dom e curdi. Non è ancora stato stabilito con chiarezza il numero di libanesi arrivati in Giordania durante e dopo la guerra del 2006.
L’82,6% della popolazione è concentrata nei centri urbani, con circa il 38% al di sotto dei 15 anni ed un ulteriore 31% di età compresa tra i 15 ed i 29 anni. Nonostante la crescita demografica si sia ridotta nell’ultimo quinquennio, attestandosi su un tasso quasi costante del 2,2% annuo, si prevede che si raggiungeranno i 7 milioni di abitanti entro il 2015.
Religione
Secondo le stime del 2001 il 92% della popolazione giordana è composta da musulmani sunniti, il 6% cristiani (in maggioranza greci-ortodossi, ma anche cattolici romani, ortodossi-siriani, copti, armeni apostolici e protestanti).
Vi è inoltre una piccola minoranza drusa nella città di Zarka e presso l’oasi di Azraq.
Nel villaggio di Adassiyeh vi è invece la piccola comunità Bahá’í.
La situazione giovanile:
- Giovani al di sotto dei 25 anni 54%
- Percentuale tra gli studenti 36%
- Disoccupati tra i 15 e i 29 anni 27.0%
La Delegazione Missionaria “Mother of the Church” e la scuola San Giuseppe di Zarqa confermano con il presente progetto, che la scuola è il luogo ideale dove attuare programmi mirati alla correzione dell’ignoranza reciproca fra le fedi. La scuola è, spesso, uno dei più importanti luoghi d’incontro nella vita dei ragazzi e ha la capacità di assisterli lungo un percorso di conoscenza di se stessi e degli altri.
La Scuola San Giuseppe, gestita dai sacerdoti di don Orione, in questo territorio svolge dal 1986 (anno di apertura come Centro Professionale) una funzione educativa molto importante. Accogliendo studenti cristiani e musulmani dei ceti popolari e dando loro una formazione culturale e umana favorisce la conoscenza e il rispetto che sono la base di una vera integrazione. Dal 2003 Il Centro è stato trasformato in scuola secondaria.
Questa scuola ha alcune caratteristiche particolari:
- È l’unica in tutta la Giordania che ha tre indirizzi (scientifico, tecnico e alberghiero), dando così a tutti la possibilità di continuare gli studi e conseguire un diploma;
- Accoglie studenti cristiani e islamici favorendo così una reale integrazione;
- È aperta a tutti con un occhio particolare alle classi popolari;
La sua presenza in Zarqa è segno di attenzione della Chiesa verso i cristiani di questa terra e un aiuto a conservare la loro identità religiosa e culturale.
IL progetto “Uniti siamo più forti” è incentrato sulla creazione di un ambiente di libero scambio di idee ed opinioni fra cristiani e musulmani all’interno della Scuola San Giuseppe a Zarqa in Giordania.
In particolare:
- Laboratorio d’informatica
- Laboratorio scientifico didattico
- Allestimento di laboratori adibiti all’istruzione scolastica presso la Scuola San Giuseppe
- Arredamento e l’acquisto dei libri per la biblioteca
Beneficiari diretti: circa 300 ragazzi attivamente istruiti nella pratica del dialogo interreligioso per l’intero anno scolastico.
Beneficiari Indiretti: l’intera comunità di Zarqa.
Durata del progetto: 12 mesi
Obiettivo: Dialogo interreligioso rispettoso, franco e promotore di pace nei paesi del Medio Oriente.
In particolare:
- Rafforzare le capacità e i mezzi di comunicazione del personale e degli studenti della Scuola San Giuseppe nei rapporti fra cristiano e musulmano.
- Migliorare la convivenza pacifica fra le religioni attraverso le esperienze condivise.
1) Promozione della formazione fra i cristiani discriminati;
- Attività di aggregazione per la creazione di momenti di incontro guidato fra i ragazzi di fedi diverse;
- Acquisto di attrezzature da laboratorio scientifico per la realizzazione degli esperimenti chimici
- Acquisto di arredamento e libri per la biblioteca
- Acquisto di attrezzature ed il materiale per l’equipaggiamento del laboratorio d’informatica
Finanziamento: € 57.000