Barquisimeto, Venezuela (2010)

Creazione di orto e laboratorio panetteria per reinserimento disabili del piccolo cottolengo.

Barquisimeto è una città del nord Venezuela composta da vari barrios che contengono oltre 1.200.000 abitanti. Le famiglie sono economicamente svantaggiati, con molti figli, il cui stipendio mensile non supera i 300 dollari.

La maggior parte della popolazione è stata formata di migranti che provengono da zone rurali del Midwest, attratti, da quella che una volta era fiorente industria di Barquisimeto.

Oggi a seguito della crisi economica che ha fortemente colpito il paese, purtroppo in molti si trovano disoccupati o si adattano a fare mestieri di qualunque tipo, anche illecito, pur di sbarcare il lunario.

In questa difficile condizione economica avere un figlio disabile è un peso che le famiglie non possono sopportare; per questo troppe volte i piccoli disabili corrono il rischio di essere abbandonati al loro destino o trattati in second’ ordine rispetto a fratelli abili, fornendo loro sempre meno cibo abbigliamento e assistenza.

Il piccolo Cottolengo di Barquisimeto è una realtà di assistenza che esiste ormai da 30 anni, ospitando più di 100 ragazzi con diverse disabilità.

Qui prestano la loro attività operatori sanitari, terapisti di riabilitazione e medici che hanno fondato il recupero del giovane disabile nel suo inserimento nel mondo del lavoro.

In particolare si è focalizzato lo sviluppo delle capacità mentali attraverso attività lavorative e pedagogiche di:  giardinaggio, l’allevamento di animali da cortile, la cucino terapia e la teatro terapia.

L’intervento della Fondazione ha permesso di avviare: un laboratorio di pasticceria, un corso di teatro e drammaturgia, la creazione di orti e di allevamenti ovicoli  e di proseguire le sedute di riabilitazione fisica.

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