Caucaia, Brasile (2013): Sorridete insieme a noi, progetto a favore dei bambini disabili

Il Brasile, il più grande paese dell’America meridionale. Si estende su una superficie di 8.514.876 km2 con una popolazione totale di 191.790.931 ab. (22 ab/km2). Il Paese ha come caratteristica principale la sua immensità: un’immensità fisica, climatica, ambientale e sociale.

Può essere considerato un Paese in via di sviluppo, un Paese industrializzato, postindustriale o del Terzo mondo a seconda dell’aspetto che ne viene valutato. È in via di sviluppo in quanto sta superando la transizione demografica, potenzia le vie di comunicazione, esporta prodotti tropicali e minerali, e stringe relazioni commerciali con nuove nazioni. È infine moderno e post-industrializzato per i suoi grattacieli, per lo sviluppo delle telecomunicazioni e della tecnologia.

Il Brasile viene spesso descritto come un paese di contrasti, legati soprattutto alla grandi differenze tra ricci e poveri. Molte città nelle regioni Sud e Sud-est registrano un notevole sviluppo sociale, come per esempio la città di São Caetano, nello Stato di San Paolo, con un Indice di Sviluppo Umano (ISU) di 0,919, superiore a quello del Portogallo (0.897); di contro, la città di Manari, nello stato del Maranhao, ha un ISU di 0,467, lo stesso della Tanzania, Africa. Bisogna sottolineare che il 29,3% dei brasiliani vive sotto la soglia di povertà, concentrandosi soprattutto nelle favelas delle grandi città e nelle regioni più povere del Brasile (il Nord e il Nord-est).

Nell’ultimo decennio il tasso di mortalità infantile è diminuito a livello di 30 su 1000 nati vivi, ma resta sproporzionato rispetto alla capacità produttiva nazionale ed alla tecnologia disponibile.

La disabilità in Brasile

Secondo la più recente ricerca demografica realizzata in Brasile dall’Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica (IBGE), ci sono circa 24,5 milioni di brasiliani disabili, una cifra che corrisponde al 14,5% della popolazione del paese.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) rileva che l’80% dei disabili di tutto il mondo vive in paesi poveri o in via di sviluppo, dove l’accesso ai servizi primari è per lo più precario o addirittura assente. Negli ultimi vent’anni, in Brasile, sono state realizzate iniziative che hanno contribuito a migliorare la situazione. Tuttavia l’accesso alle cure è ancora determinato dalla posizione geografica, dalle condizioni finanziarie e dall’etnia di appartenenza. Nel 2003 l’IBGE (Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica) ha, infatti, rilevato un aumento del numero di disabili nelle piccole città nonché delle differenze tra il numero di disabili tra la popolazione indigena e nera (17.1 e 17.5 % rispettivamente) e quella bianca e asiatica (meno del 14%).
Secondo l’IBGE il numero di disabili cresce ogni anno di circa 4.3% nei giovani di 14 anni e del 54% nella popolazione anziana al di sopra dei 65 anni.

Caucaia è un comune situato nello stato brasiliano del Ceará che si estende verso il mare nel litorale est da Icarai fino a Cumbuco. Il suo vasto territorio confina con quello della capitale, Fortaleza.

Le condizioni di vita della popolazione sono piuttosto povere: il reddito pro capite mensile medio non supera i 100 euro e la sola risorsa ittica non è sufficiente ad assicurare un livello accettabile delle condizioni economiche generali, anche perché la pesca è molto esposta a ricorrenti periodi di crisi.
La popolazione disabile, oltre ad essere in numero elevato, non ha accesso alle cure di base. Insieme alle proprie famiglie, i disabili, rivendicano il loro diritto ad un’assistenza adeguata al fine di garantire una futura autonomia al disabile stesso.

Con il progetto ”Sorridete insieme a noi – progetto a favore dei bambini disabili di Caucaia” si intende migliorare le condizioni di vita di bambini disabili del Comune di Caucaia, nello Stato del Cearà in Brasile, attraverso il potenziamento della capacità di risposta del Piccolo Cottolengo Don Orione in relazione alla domanda di assistenza della zona di riferimento. È, infatti, prevista la ristrutturazione e allestimento della sala di idroterapia e la creazione di uno spazio destinato allo sviluppo di attività di pescicoltura dove verranno realizzati programmi di riabilitazione e sostegno psicologico, tramite allevamento dei pesci, per 100 bambini disabili e per tutti coloro che si rivolgeranno al piccolo Cottolengo Caerence a cui verranno garantiti un quotidiano servizio di assistenza e di riabilitazione specialistica.

Beneficiari diretti

  • 100 bambini affetti di autismo e paralisi cerebrale che già usufruiscono dei servizi forniti dal Cottolengo
  • La popolazione disabile del quartire di Areanopolis e di Caucaia in generale

Beneficiari indiretti

  • Le famiglie della popolazione disabile presente in Caucaia
  • L’intera popolazione di Caucaia

Obiettivo

  • Potenziare e migliorare i servizi offerti dal Centro Don Orione di Caucaia – Cearà finalizzati a promuovere l’assistenza al bambino disabile che versa in gravi condizioni di salute;
  • Sensibilizzazione della società (famiglie, chiese, gruppi, responsabili statali ecc.) sulla dignità delle persone ammalate e disabili e quindi sui loro diritti di godere di un’assistenza adeguata ai loro bisogni.
  • Offrire l’assistenza medico – riabilitativa a favore dei bambini disabili al fine di favorire un loro migliore inserimento nella società, aiutandoli a diventare sempre più autonomi nei loro bisogni e quindi anche aiutandoli a diventare soggetti attivi all’interno della società, della famiglia e della zona in cui vivono.
  • Ricondurre la persona disabile, tenendo conto dell’età, della gravità della malattia, della prognosi e del contesto sociale in cui vive, ad una condizione di massima autonomia ed indipendenza possibile. Per autonomia si intende non solo aiutare la persona a muoversi, vestirsi o mangiare da sola, ma anche metterla in condizione di organizzarsi e quindi assumersi responsabilità e doveri.

In particolare:

  • Ristrutturare e allestire la sala di idroterapia già esistente nel Centro Don Orione di Caucaia da destinare allo sviluppo delle attività fisiche del bambino disabile.
  • Potenziare la capacità del Piccolo Cottolengo di rispondere alla richiesta di servizi medico-riabilitativi adeguati da parte dei portatori di handicap fisici attraverso l’acquisto di nuove e moderne strumentazioni che garantiscano l’efficacia e l’efficienza della struttura.
  • Aiutare i bambini con disabilità fisica a raggiungere un certo grado di autonomia e indipendenza. Affinché il bambino/adolescente/giovane possa sentirsi parte della comunità in cui vive deve avere la possibilità di agire in essa. In tale contesto è importante ricondurre il disabile, tenendo conto dell’età, della gravità della malattia, della prognosi e del contesto sociale in cui vive, ad una condizione di massima autonomia ed indipendenza possibile.
  • L’acquisto di una piscina adibita alle attività di piscicoltura come sostegno psicologico tramite allevamento dei pesci.
  • Realizzare corsi di formazione rivolti al personale medico che aiuterà e seguirà il disabile nel suo percorso riabilitativo.
  • Realizzare delle attività di sartoria e la creazione delle candele rivolte alle madre/padri/accompagnatori dei bambini, affinché, possano sviluppare in futuro delle attività generatrice di reddito per poter garantire ai loro famigliari un avvenire migliore.

Finanziamento: € 3000

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