All’alba del 24 febbraio 2022 la Russia ha intrapreso una guerra contro l’Ucraina.
La Congregazione Don Orione è presente in Ucraina dal 1992 per essere d’aiuto ai bisognosi delle città di Kiev (Kyiv), Leopoli (L’viv), Kharkiv e Korotych.
Il Direttore generale P. Tarcisio Vieira e Don Giovanni Carollo, direttore della provincia religiosa “Madre della Divina Provvidenza” da cui dipende la missione orionina in Ucraina, sono in contatto con i sacerdoti di Don Orione presenti a Kiev e a Leopoli. Le notizie che arrivano sono drammatiche.
Don Moreno Cattelan ci riferisce che “è in vigore la legge marziale, si raccomanda di mantenere la calma e se suona l’allarme raggiungere i rifugi. Nella prima notte di invasione è stato bombardato l’aeroporto militare della città di Kiev, situato nei pressi della casa orionina. Molte persone hanno cercato di lasciare la capitale formando lunghi incolonnamenti di auto. Non è semplice reperire carburante”.
“Anche a Leopoli (L’viv) sono suonate più volte le sirene, – fa sapere Don Fabio Cerasa – c’è un traffico pazzesco, perché tutti cercano di fuggire. Noi siamo qui in casa. I distributori di carburante sono presi d’assalto, così come i bancomat. L’aeroporto è stato già chiuso”. Don Egidio Montanari, sempre da L’viv, riferisce che “l’attacco è su tutta la nazione, dalla mattina del 24 continuano a suonare le sirene antiaeree, non abbiamo ancora sentito esplosioni ma credo che ci sia un pericolo di bombardamento dell’aeroporto della città perché stanno facendo questo in varie città dell’Ucraina. Noi restiamo qui, non possiamo abbandonare il campo, la casa e soprattutto i nostri ragazzi disabili perché hanno solo noi. Vediamo come evolverà la situazione”.
Nel frattempo si è deciso che Don Moreno Cattelan e il chierico Mykhailo Kostiv lasciassero Kiev per raggiungere i confratelli a L’viv così da stare tutti insieme. Ma avendo solo metà serbatoio, si sono incontrati a metà strada per poi rientrare a L’viv.
Anche le Piccole Suore Missionarie della Carità sono riuscite a mettersi in contatto con le suore che si trovano a Kharkiv, città tra le più colpite dall’attacco russo, e nella vicina Korotycz.
Suor M. Kamila da Kharkiv ha riferito che sono state svegliate nella notte dal rumore degli spari. La situazione è molto delicata. Il Cardinale ha chiesto alle Suore orionine delle due comunità di riunirsi tutte a Korotyc, perché ritenuta più sicura e dove tra l’altro le religiose hanno uno spazio sotterraneo che in caso di pericolo useranno come rifugio. Alle Suore, appartenenti alla provincia polacca, è stato chiesto se preferivano rientrare in Polonia, ma tutte hanno scelto di rimanere accanto alle mamme, ai bambini e ai poveri che assistono.
Come i sacerdoti orionini anche le suore hanno chiesto di pregare tanto.
I superiori generali dei Figli della Divina Provvidenza e delle Piccole Suore Missionarie della Carità, Don Tarcisio Vieira e Madre M. Mabel Spagnuolo hanno manifestato alle religiose e ai sacerdoti orionini e alla popolazione ucraina la vicinanza di tutta la Famiglia Carismatica Orionina, assicurando preghiere per la pace.
Il 27 febbraio i religiosi orionini a L’viv (Leopoli), hanno deciso di trasferire i ragazzi disabili che vivono con loro in Romania, presso la comunità di Oradea.
Don Moreno Cattelan con un messaggio faceva sapere:
«Sono in viaggio, in pullmino, sotto la neve. Sto accompagnando i ragazzi al confine con la Romania che dista circa 300 km da Leopoli. Lì saranno accolti da don Valeriano Giacomelli, direttore della Casa orionina di Oradea, in Romania. Don Valeriano, con un altro pullmino li accompagnerà ad Oradea dove troveranno un primo ricovero sicuro. Con gli 8 ragazzi ci sono tre operatrici ed una volontaria ucraina.
Li saluterò al confine e tornerò a Leopoli nella speranza di poterli presto ritrovare qui, a casa loro».
Alle 07:00 di ieri mattina Don Moreno comunicava: «Sto rientrando. Sono a 70 km da L’viv… i ragazzi sono già a letto ad Oradea. Sono felice!!! La Provvidenza c’è».
Da domani i ragazzi saranno accolti dalla comunità orionina di Tortona, vicini alla reliquia del corpo di Don Orione. In questo modo i religiosi orionini in Ucraina posso dedicarsi a tempo pieno all’accoglienza delle famiglie che chiedono rifugio. In questo momento nella nostra casa ci sono tre famiglie, tutte donne e bambini (di cui uno di un mese) mentre gli uomini stanno combattendo.
Le Piccole Suore Missionarie della Carità informano che “a Kharkiv l’altro ieri mattina si sparava pesantemente. Ci segnalavano che molti carri armati erano entrati in città.
Adesso, purtroppo, c’è di nuovo un fuoco forte e, anche se sembra essere lontano da noi, influisce molto sullo stato d’animo e sull’immaginazione. Ieri abbiamo avuto una bella Messa domenicale. Grazie delle preghiere che fate per noi!”. Sr. Sabina e Sr. Lidia sono riuscite a raggiungere Gródek e stanno abbastanza bene, anche loro ringraziano per le preghiere.
Oggi, primo marzo, Don Moreno Cattelan ci comunica che, attraverso numerose simulazioni, Leopoli si prepara ad un pesante attacco.
Come aiutare
Alla luce dell’intensificarsi delle violenze, la Fondazione Don Orione ha aperto una raccolta fondi a favore delle missioni orionine in Ucraina alla quale è possibile partecipare attraverso i seguenti dati bancari:
Banca Intesa San Paolo