Il Kenya, paese situato nella zona centro orientale dell’Africa, ha una popolazione di circa 37,9 milioni di abitanti e un’estensione di circa 580.000 Km2.
L’area di Kandisi è una zona rurale di piccoli agglomerati confinanti con la capitale Nairobi nel cui distretto è collocata. Copre una superficie di 70.000 m2 ed è abitata da circa 20.000 persone. La popolazione è molto povera, le abitazioni si difendono dal sole con cartoni, plastica, lamiera. Non c’è occupazione che possa permettere di garantire il proprio sostentamento e si vivono pessime condizioni sanitarie. L’attività economica più diffusa è l’agricoltura (essenzialmente di sussistenza), in secondo luogo si annoverano l’allevamento ed il commercio. La grave siccità degli ultimi anni ha provocato il crollo della produzione delle colture di base, come mais e fagioli, compromettendo sia la dieta delle persone sia il loro potere d’acquisto.
I centri sanitari del distretto riportano un aumento dei casi di malnutrizione infantile, con il 35% dei bambini bisognosi di assistenza medica trovati sottopeso. Inoltre, dal 2008 le fonti di acqua continuano a subire processi di prosciugamento e la percorrenza media per l’accesso alla risorsa idrica è passata da 5 a 8 km. Le persone devono percorrere lunghe distanze oppure spendere 1 euro per sopperire all’intero fabbisogno familiare. Se si pensa che mediamente in questa zona le famiglie vivono con 2 euro al giorno si capisce come il rimanente denaro non possa bastare per provvedere anche al fabbisogno di cibo, medicine, beni di prima necessità.
Il progetto “Acqua potabile in Kenya…come poter bere la solidarietà” intende rendere potabile l’acqua del pozzo della Parrocchia di Kandisi mediante la costruzione di un sistema di potabilizzazione affidato alla ditta Davis Shirtliff. Il pozzo, già esistente presso la Parrocchia di Kandisi (Nairobi), fornisce acqua non potabile, ad oggi, a tutta la popolazione locale, che conta circa 7000 persone; in seguito alla lavorazione ognuno potrà beneficiarne.
In seguito alla costruzione dell’impianto di potabilizzazione, verrà costituita dalla popolazione locale e in collaborazione con la Parrocchia di Kandisi, una ‘Cooperative Kenya’ che gestirà la stessa opera assicurando l’approvvigionamento dell’acqua in maniera equa e proporzionale a tutte le famiglie del distretto di Kandisi.
Beneficiari del progetto: 7000 persone del distretto di Kandisi
Durata del progetto: 4 mesi
Obiettivo:
Rendere potabile l’acqua del pozzo della Parrocchia di Kandisi mediante la costruzione di un sistema di potabilizzazione.
Obiettivo specifico:
Creazione ‘cooperative Kenya’: ente gestore del ‘nuovo’ pozzo accrescendo l’inserimento sociale e il ‘sentire’ la questione sociale da parte della popolazione locale:
- Coinvolgimento della popolazione locale alla ‘cosa pubblica’
- Inserimento sociale della comunità locale;
- Coesione sociale tra i membri della ‘cooperative Kenya’;
- Avvicinamento tra la realtà ecclesiale locale e la comunità locale;
- Sensibilizzazione, aiuto e reciprocità della realtà ecclesiale rispetto alle problematiche sociali;
- Avvicinamento tra comunità locale e Stato; e tra comunità locale e Chiesa locale;
- Sensibilizzazione della comunità locale alle problematiche e ai bisogni dell’altro;
- Accrescere il ‘senso di famiglia’ e solidarietà in genere tra i membri della comunità locale;
- Accrescere la democraticità della popolazione Keniota;
- Sostenibilità futura della cooperative Kenya mediante il pagamento di Tariffe sociali da parte della comunità locale beneficiaria della gestione;
- Accrescimento delle potenzialità dei singoli della comunità locale mediante il sistema, in parte meritocratico, della cooperativa.
Finanziamento: € 4.870