Progetto “Incontriamoci tra i banchi di scuola”
La Giordania è uno Stato del Vicino Oriente (Asia). Confina a nord con Siria, a nord-est con Iraq, a sud-est e a sud con Arabia Saudita, a sud-ovest è bagnata dal Mar Rosso, a ovest con Israele e Territori Palestinesi. Ha una popolazione di circa 5,9 milioni di abitanti, di cui il 95% è composto da arabi, divisi principalmente in arabi giordani (55% circa della popolazione) e arabi palestinesi (circa il 40%), che arrivarono in Giordania dopo le guerre arabo-israeliane del 1948 e del 1967.
Il restante 5% della popolazione è composto principalmente da circassi, armeni, ceceni, dom e curdi. Non è ancora stato stabilito con chiarezza il numero di libanesi arrivati in Giordania durante e dopo la guerra del 2006.
Secondo le stime del 2001 il 92% della popolazione giordana è composta da musulmani sunniti, il 6% cristiani (in maggioranza greci-ortodossi, ma anche cattolici romani, ortodossi-siriani, copti, armeni apostolici e protestanti).
Vi è inoltre una piccola minoranza drusa nella città di Zarka e presso l’oasi di Azraq.
Nel villaggio di Adassiyeh vi è invece la piccola comunità Bahá’í.
L’economia giordana è basata principalmente sul terziario, con i settori del commercio e dei servizi che compongono gran parte del PIL, raggiungendo quasi il 70% del totale, con l’IT che, stando alle dichiarazioni del Sovrano, rappresenta il 14% del PIL, pur assorbendo solo l’1% della manodopera.
L’occupazione rappresenta sicuramente una della priorità delle autorità giordane. Il tasso di disoccupazione a metà del 2010 si è attestato al 12,2% (in lieve ribasso rispetto al 12,9% di fine 2009) ma alla fine del trimestre successivo ha fatto segnare il 13,5%, con una prevalenza netta di disoccupazione femminile, in crescita soprattutto tra le persone con un alto livello di formazione (diplomati e laureati).
Zarqa è localizzata nel nord-est di Amman ed è la capitale del Governatorato di Zarqa è, per numero di abitanti, la seconda città della Giordania con una popolazione di 792.665 abitanti.
Zarqa è un centro industriale, poiché ospita il 50% delle industrie della Giordania. Ciò dipende dallo sviluppo del settore edile e dalla vicinanza alla popolosa capitale Amman. La popolazione vi si trasferì da ogni parte del regno fin dagli anni ‘40. Più del 50% degli abitanti è giunto dalla Cisgiordania a seguito della Guerra dei sei giorni.
Zarqa registra uno sviluppo sociale ed economico molto modesto. Il basso tenore di vita della popolazione è legato alla scarsità delle risorse economiche ed umane.
Anche a Zarqa, come in tutta la Giordania, si assiste alla compresenza e alla convivenza tra due culture religiose diverse: quella cristiana e quella musulmana.
Nella città sono presenti nove scuole cristiane, di cui due facenti capo al Patriarcato latino di Gerusalemme, una al Patriarcato Ortodosso, due organizzazioni protestanti.
L’esigenza di costruire una scuola e di avviare dei corsi alberghieri per i giovani di Zarqa nasce a seguito dell’individuazione, nel territorio di riferimento, dei seguenti problemi socio-economici:
- Elevato tasso di disoccupazione specie fra i giovani;
- Difficoltà economiche generalizzate;
- Mancanza di opportunità formative adeguate per l’inserimento nel mondo del lavoro;
- Difficoltà legate alle differenze religiose.
Beneficiari diretti: 60 ragazzi, musulmani e cristiani, tra i 16 e i 18 anni che, alla fine dei primi tre anni di scuola superiore, avranno la possibilità di scegliere una scuola di indirizzo tecnico, con facile sbocco nel mondo del lavoro.
Beneficiari indiretti:
- 400 persone, familiari degli studenti
- 792.665 abitanti di Zarqa
Durata del progetto: 12 mesi
Obiettivo: Migliorare le condizioni occupazionali dei giovani, cristiani e musulmani, di Zarqa attraverso il potenziamento e la riqualificazione della scuola alberghiera San Giuseppe e il perfezionamento della sua offerta formativa.
In particolare:
- Garantire l’accesso ad un’istruzione professionalizzante per i giovani di Zarqa;
- Potenziare l’offerta formativa della Scuola San Giuseppe;
- Aumentare il numero di giovani occupati;
- Migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei giovani giordani;
- Promuovere processi di solidarietà e confronto tra le religioni, attraverso la realizzazione di esperienze condivise;
- Ridurre i fenomeni di discriminazione religiosa.
Finanziamento: € 61.000