Maputo, Mozambico (2010): Impariamo, giochiamo e salviamo le nostre vite

“Né deboli né forti: Impariamo, giochiamo e salviamo le nostre vite”

Il Mozambico è uno Stato dell’Africa Orientale. Ha una popolazione di circa 25,2 milioni di abitanti e una superficie di 801 590 km². La capitale è Maputo.

Alcuni dati sul contesto dello sviluppo in Mozambico

Secondo l’Unicef, il trend del Paese dalla fine della guerra civile rispetto agli indicatori pertinenti è stato positivo. Il Mozambico ha vissuto una transizione alla democrazia relativamente priva di problemi riuscendo a gettare le basi della stabilità macro-economica nonché a creare una crescita sostenuta.

L’economia è prosperata ad un forte ritmo, in media dell’8,5% per anno fra il 1997 e il 2005 con il reale prodotto interno lordo, sorpassando il livello del 1975 nel 2001. Tale sviluppo è stato sostenuto, in particolare, da una rapida espansione dell’istruzione e da un robusto recupero nel settore agricolo.  La percentuale della popolazione povera è diminuita dal 69% nel 1996/97 al 54% nel 2002/03.  Nonostante il livello di indigenza rimanga alto nelle zone rurali (55%) rispetto alle zone urbane (52%) rimane alto, esso si è ridotto più rapidamente nelle zone rurali (meno 22%) rispetto a quelle urbane (meno 20%).

Pur non sottovalutando il notevole progresso di questi anni, la bassa posizione da cui si è partiti – il Mozambico fu classificato come il paese più povero del pianeta nel 1992 – evidenzia che c’è ancora molta strada da fare. Sicuramente, finora si è riusciti a ridurre condizioni quali la povertà fra bambini e la mortalità infantile e materna. Ma occorre ancora molto impegno per raggiungere altri traguardi, come quello dell’istruzione universale e della parità di genere.

Adolescenti e povertà

Basandosi su un indicatore di consumo, nel 2007 l’Unicef ha scoperto che la povertà fra gli adolescenti in Mozambico è diminuita del 22% dal 1996/97 al 2002/03.  La riduzione del tasso di povertà in età giovanile era più pronunciata nelle zone rurali che nelle città.

La situazione complessiva non è affatto migliorata, anzi, le condizioni di vita in cui vivono i ragazzi sono peggiorate negli anni, soprattutto nella provincia di Maputo ed a Maputo città.

La mancanza di istruzione formale si rivela fattore determinante nel contesto mozambicano.  Bambini che vivono in una famiglia dove il capo famiglia è sprovvisto di istruzione hanno tre volte in più la probabilità di affrontare una privazione nel campo sanitario rispetto a quelli con un papà istruito.

I bambini le cui madri non sono istruite sono tre volte più a rischio di essere malnutriti rispetto agli altri.

Nelle zone urbane il 25% dei ragazzi vive in uno stato di carenza totale dell’acqua.

Il tasso di mortalità infantile attuale è molto alto, con 1 decesso su 6 ragazzi prima dell’età di 5 anni.  Nel 2004 si stima che ci furono 117.000 decessi di bambini sotto l’età di 5 anni.

La Malaria e le infezioni respiratori acute sono le principali cause di decesso fra i bambini e i giovani, anche per via della malnutrizione. Fra pochi anni l’HIV/AIDS diventerà la causa di decesso più comune fra gli adolescenti e bambini.

La disabilità è un problema imponente per un qualunque mozambicano poiché, per cultura e per la disponibilità di servizi, tale disagio aggrava ogni condizione di povertà e di malattia. I problemi creati dalla disabilità in Mozambico, riscontrati dalla Fondazione Don Orione e la parrocchia di San Giovanni Bosco, necessitano di un intervento mirato, soprattutto per il degrado della famiglia dovuto all’emergenza sanitaria (HIV) ed alla povertà.

Il progetto “Né deboli né forti: Impariamo, giochiamo e salviamo le nostre vite”, fa parte della strategia volta a migliorare la situazione dei bambini/ragazzi/adolescenti ospiti della parrocchia San Giovanni Bosco che può portare un cambiamento positivo nella comunità di Bagamoyo.

Come in ognuna delle periferie di Maputo, il il quartiere Bagamoyo, periferia nord di Maputo, è abitato da persone e famiglie che si stabilirono durante la guerra per la liberazione nazionale. Ciò determinò un boom abitativo, per nulla programmato e nemmeno sufficientemente accompagnato. Migliaia di cittadini di varie provincie si stabilirono nella periferia della Capitale, occupando letteralmente ogni spazio possibile, senza il rispetto di qualsiasi piano di urbanizzazione di Maputo e del tracciato di ogni strada e via.

Beneficiari diretti: 600 bambini/adolescenti/ragazzi provenienti dal villaggio e dalle zone limitrofe di Bagamoyo.

Beneficiari indiretti: tutta la popolazione del villaggio, circa 2.500 persone, avrà un migliore accesso alle risorse idriche.

Obiettivo: 

Rispondere alle drammatiche condizioni di vita della popolazione mozambicana – in particolare giovanile, della zona di Begamoyo – Maputo, attraverso:

A) Creazione del sistema idrico necessario a garantire e migliorare la qualità di vita e le condizioni alimentari ed ambientali con una ricaduta positiva anche al livello sanitario.

B) Ristrutturazione delle alcune aule del centro destinate alla formazione, ai momenti ricreativi e di animazione, che dovranno sviluppare nei bambini/giovani il senso del dovere a partecipare alle attività del centro eliminando così l’abbandono scolastico.

C) Offrire la preparazione scolastica insieme alle attività di animazione, a favore dei bambini ed adolescenti che nel territorio presentino situazioni “a rischio”.

Finanziamento: € 86.198,84

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